CURCUMA



La curcuma è una pianta coltivata da millenni per il suo rizoma. I rizomi della curcuma vengono comunemente utilizzati per la preparazione di cibo, spezie e medicinali, ma anche come colorante alimentare, nella cosmesi. La curcuma ha attività antinfiammatoria, antiossidante ed immunostimolante. Viene utilizzata nella dispepsia funzionale, nella calcolosi della colecisti, nella dispepsia biliare, nelle epatopatie croniche, nelle malattie infiammatorie e degenerative croniche.

La curcuma contiene polifenoli curcuminoidi (soprattutto curcumina). Le importanti proprietà antinfiammatorie della curcuma derivano dalla sua capacita di inibire gli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi. In questo modo si riduce la sintesi dei mediatori chimici responsabili dei processi infiammatori e si ha una ridotta sintesi di prostaglandine e prostacicline. La sua azione riduce la produzione di perossidi e l’accumulo di colesterolo a livello epatico. Inoltre, la curcuma viene impiegata in fitoterapia per contrastare la dispepsia e i sintomi ad essa associati e per promuovere la funzionalità epatobiliare. Bisogna fare attenzione al consumo della curcuma, se vengono assunti farmaci, in quanto può interferire con il loro assorbimento. In particolar modo la curcuma può interferire con l’attività di antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti, ciclosporina, digossina.
𝘼𝙡𝙩𝙞 𝙙𝙤𝙨𝙖𝙜𝙜𝙞 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙖𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙞 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙪𝙧𝙗𝙞 𝙙𝙤𝙫𝙪𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙪𝙡𝙘𝙚𝙧𝙖 𝙥𝙚𝙥𝙩𝙞𝙘𝙖 (𝙞𝙥𝙚𝙧𝙘𝙡𝙤𝙧𝙞𝙙𝙧𝙞𝙖) 𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙡𝙘𝙤𝙡𝙤𝙨𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙡𝙚𝙘𝙞𝙨𝙩𝙞.

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