Noi e il cibo. Secondo una recente ricerca, per gli italiani il cibo è al primo posto nella classifica dei piaceri. Il mangiare, da bisogno primario di nutrirsi, è diventato un modo per sviluppare la propria convivialità, per osservare, annusare, ascoltare, assaggiare e parlare di cibo. Del gusto siamo stati dotati biologicamente per motivi precisi. Il gusto è il primo senso sviluppato dai neonati: è nei primi mesi di vita che si educa il palato alla varietà dei sapori. L’evoluzione ci ha permesso di usare la bocca ed il naso come strumenti per riconoscere buono e cattivo, gustoso e disgustoso. Così la nostra biologia ci porta a preferire il dolce, tipico di alimenti ad alto potere energetico e nutritivo, all'amaro, tipico di molte sostanze tossiche. Secondo gli studiosi, la capacità di riconoscere istintivamente gli alimenti commestibili, e addirittura quelli curativi, risale alla preistoria. Oggi, invece, si assiste a un progressivo appiattimento dei sapori. Spesso anch...